XXXIV Domenica T.O – Anno C: Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo
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Ultima Domenica
dell’Anno Liturgico C
LETTURE: 2 Sam 5, 1-3; Sal 121; Col 1, 12-20; Lc 23, 35-43
Indicazioni Liturgiche
Il Regno di Cristo è il fine della storia del mondo e dell’uomo. Ecco perché, al termine dell’anno liturgico, ci viene proposta questa festa.
La prima lettura presenta la consacrazione di Davide, a re d’Israele. Gesù è discendenza di Davide.
San Paolo ricorda che i cristiani sono stati trasferiti nel Regno di Cristo.Per Lui sono state fatte tutte le cose, Egli è il Capo della Chiesa, il primogenito dei risorti, il riconciliatore. Gesù regna sulla croce, come appare dal Vangelo, ma non alla maniera con cui pensavano gli avversari; Egli non domina, ma serve, non salva se stesso, ma muore per salvare tutti.
Il ladrone pentito, che chiede perdono, entra immediatamente nella felicità del Regno di Cristo. Ad essa tutti siamo chiamati.
In questa Domenica, culmine dell’Anno liturgico, dinanzi alle nostre assemblee, ben in vista troneggi la croce di Cristo Gesù, o almeno sia particolarmente ornata, illuminata e incensata. Egli non è un re come gli altri, è Re dalla croce e poiché noi siamo battezzati nella sua morte, siamo diventati suo corpo regale. La croce ha risanato tutto, ha ricongiunto il cielo e la terra e ha riportato la pace.
L’uso dell’incenso oggi da alla celebrazione una tonalità più “regale” e solenne, soprattutto là dove l’uso è quasi scomparso.
E’ opportuno prestare particolare attenzione al segno della croce che apre la celebrazione, all’anamnesi all’interno della quale la dimensione escatologica è messa in evidenza, alla dossologia della prece eucaristica, che è bene venga cantata.
La regalità di Gesù si manifesta pienamente nel servizio: egli è il Servo per eccellenza, venuto non per essere servito ma per servire e dare la vita per tutti. Anche la parola Liturgia significa in qualche modo servizio. Pertanto, uscendo dalla celebrazione, ognuno deve portare con sé il mandato del servizio della carità. Noi, popolo di Dio, partecipiamo della regalità del Capo, Cristo, che si esprime nel servizio della carità.
Fiori e ceri che ornano la croce esprimono l’adesione a Cristo che “regna dalla Croce”.
Secondo le indicazioni del Calendario liturgico, «nelle chiese parrocchiali si reciti, dinanzi al Santissimo Sacramento l’Atto di Consacrazione dell’umanità a Cristo Re con le Litanie del Sacro Cuore…».
PROPOSTA CANTI
Introito
– Cantico dell’Agnello (Cristo è risorto)
– Gesù Cristo Re (G. Liberto)
– Inno a Cristo Signore dei Millenni – 2 (G. Liberto)
– Nei cieli sei splendor (A. Vitalini)
Presentazione dei doni
– O Agnello di salvezza (L. Perosi)
– Come incenso (Cristo ieri oggi sempre)
Comunione
– Pane e sangue della vita (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Ricordati di me (Chi ci separerà dall’amore di Cristo)
– Manna di luce (Cristo ieri oggi sempre)
Finale
– Gloria a te, Cristo Gesù (Celebriamo Cristo)
– Canterò in eterno (Cristo è risorto)
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