XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
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LETTURE: Nm 11,25-29; Sal 18; Gc 5,1-6; Mc 9,38-43.45.47-48
Indicazioni Liturgiche
La misericordia di Dio, espressione del suo amore libero e liberante, interpella ogni credente affinché riveda il proprio modo di intendere la sua fede e rifletta sul ruolo concreto che essa deve avere nella sua vita. La libertà di Dio, nella sua misericordia, può esprimersi in forme per noi imprevedibili: lo insegna Gesù stesso nel suo invitare a non vedere dei nemici in coloro «che non sono dei nostri».
La tentazione di monopolizzare Dio e di misurarlo secondo i nostri pensieri e scopi è sempre forte, anche nei credenti. Dio, però, manifesta il suo amore in modo completamente libero. La “via” e la “verità” che egli ha mostrato in Gesù sono un invito serio a rivedere continuamente i nostri schemi religiosi. E, soprattutto, a non giudicare, bensì ad operare affinché a tutti i popoli della terra siano annunciate le meraviglie del suo amore. Lo Spirito di Dio spira dove e come vuole. Dio può suscitare figli di Abramo anche dalle pietre! La sua voce può servirsi, per farsi sentire, anche degli strumenti più impensati. È questo il senso teologico della Prima Lettura: Dio è essenzialmente “libero” nel concedere i suoi doni. Egli agisce al di fuori degli schemi mentali usuali e delle strutture consacrate, concedendo la “profezia” anche a chi è fuori della tenda.
Tutta la celebrazione odierna deve aiutare la Comunità a percepire come il credere in Cristo e mettersi alla sua sequela è un fatto esigente perché comporta scelte radicali, se possibile, pur di restare fedeli a Cristo che anche in questa Liturgia ci offre il dono totale della sua vita. In questa prospettiva possiamo rivedere i gesti di accoglienza nei confronti dei fratelli; le nostre mutue relazioni perché la Comunità celebrante sia spiritualmente sempre più in comunione con tutti; il soggettivismo che tante volte ci avvolge, per non dimenticare che anche le scelte rituali non devono obbedire al gusto di qualcuno, ma servire al bene di tutti.
I canti richiamino l’azione feconda dello Spirito capace di dare vita alla vera “comunione”.
PROPOSTA CANTI
Introito
– Chiesa che annuncia (Chiesa che annuncia)
– Lampada per i miei passi (O Croce nostra Speranza)
– Sorgi, sole di giustizia (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Ti ascolto, Signore (Chiesa: incontro di amici)
Presentazione dei doni
– Effonderò il mio Spirito (Benedici il Signore)
– Dove la carità è vera (Cristo è nostra Pasqua)
– O Signore, raccogli i tuoi figli (Rep. Naz. Canti Liturgici)
Comunione
– Tu, fonte viva (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Come unico pane (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Fior di frumento (Eucaristia. Cuore della Domenica)
– Lo Spirito di Dio (Rep. Naz. Canti Liturgici)
Finale
– Parole di vita (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Quando cammino (Nella casa del Padre)
– La vera gioia (Non di solo pane)
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