XXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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LETTURE: Gs 24,1-2a.15-17.18b; Sal 33; Ef 5,21-32; Gv 6,60-69

Indicazioni Liturgiche

Il cristianesimo possiede, tra le sue innumerevoli originalità, quella di una così intima partecipazione dell’uomo alla divinità da creare una fusione senza confusione. A tale scopo mira principalmente l’Eucaristia. Oggi come ieri, l’Eucaristia sta al centro e al cuore della vita cristiana. E’ la Vita donata di Cristo, che va accolta con generosa disponibilità!

La stupenda intimità stabilita nell’Eucaristia aveva trovato una preparazione nell’antica alleanza che creava un rapporto personale con Dio: Lui era per il suo popolo e il popolo gli rendeva il servizio della fedeltà (Prima Lettura). Il tema dell’alleanza trova una felice concretizzazione nel rapporto uomo-donna, che richiama – e si modella – sul rapporto Cristo-Chiesa: un patto di amore a tutta prova (Seconda Lettura). Il richiamo ai testi biblici che parlano dell’istituzione dell’Eucaristia e il richiamo all’alleanza, soprattutto sponsale, ci sollecita ad una nostra collocazione sempre più ecclesiale. Sarà utile sviluppare di più nella Liturgia odierna il concetto di Chiesa nella sua manifestazione o epifania (assemblea), come “soggetto celebrante”, popolo sacerdotale e ministeriale, che mediante una vera e piena partecipazione è chiamato a diventare corpo di Cristo, un solo corpo e un solo spirito.

La Parola ascoltata e meditata in queste Domeniche esige una decisione: preferisce perderne al­cuni pur di non attenuare la radicalità impegnativa della proposta di Gesù che si percepisce possibile solo in un autentico clima di fede. La fede, d’altronde, non è facile né commensurabile alla sem­plice possibilità umana: è più fiducia che comprensione, più chiaroscuro che luce, più abbandono a Dio che appoggio su di sé. Lo dimostra la rinnovazione dell’alleanza a Sichem fatta da Giosuè, in quanto implica totalità e irrevocabilità di donazione a Dio. Tre verbi compendiano le condizioni che il cristiano deve vi­vere per compiere la scelta giusta: 1) credere, scelta dell’essere umano illuminato e cosciente, che rende possibile il venire alla luce; poggia più sulla adesione a una parola divina che su una approvazione della razionalità umana; 2) conoscere: la fede porta alla conoscenza, così che chi crede alla vita eterna conosce colui che è stato mandato: Gesù Cri­sto; la conoscenza nel circuito della fede è esperienza: non è prova razionale, ma dimensione esistenziale; 3) vedere: a volte è pretesa di verifica: «Voi se non vedete, non credete», «Se non vedo il segno dei chiodi, se non tocco con mano il fianco, non credo» (Tommaso); altre volte è via alla fede: “Vide e credette”; è preludio e certezza del vedere Dio co­sì come egli è. Il tracciato sicuro è quello di lasciarsi guidare dal Padre che attira tutti a sé, superando, però, lo scoglio degli idoli.

Siamo al termine del periodo estivo. In questa e nelle successive Domeniche è necessario evitare il clima di smobilitazione o di “chiuso per ferie”; al contrario, la celebrazione sarà ben curata, pur nella sobrietà, in particolare con il canto e il coinvolgimento dei ministri disponibili per i vari ministeri liturgici.

PROPOSTA CANTI

Introito

– Fa’ splendere la fede (A. Ortolano)

– Cielo nuovo (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Grande è il mistero rivelato (G. Liberto)

– Un solo pane, un solo corpo (Alla Cena del Signore)

Presentazione dei doni

– Gustate e vedete (Pane di vita nuova)

– O Signore, raccogli i tuoi figli (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Dono d’amore (Alleanza nuziale)

Comunione

– Signore, da chi andremo? (Non di solo pane)

– Cristo Signore, tu vieni a noi (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Tu sei la mia vita (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Quante sete (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Più presso a te, Signore (Bone Pastor)

Finale

– Gloria a te, Signor (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Cristo, splendore del Padre (Rep. Naz. Canti Liturgici)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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