XX Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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La Liturgia odierna identifica l’Eucaristia con la Sapienza “incarnata” (Prima Lettura), avendo cura di far notare che quest’ultima altro non è che il sapor boni (il sapore del bene). Sarà, dunque, compito del celebrante ricordare che comunicare al Corpo e al Sangue di Cristo significa, in fin dei conti, cibarsi del sapore del bene. Vivere in profondità il dono dell’Eucaristia, che provoca stupore nel cuore umano, vuol dire conformare il proprio atteggiamento a quello di Cristo che ha considerato suo cibo il «fare la volontà del Padre». Richiamando, quindi, l’ammonimento di Paolo agli Efesini, sarà opportuno ricordare ai fedeli che si potrà essere coerenti con il Mistero al quale si è comunicato durante la Celebrazione Eucaristica, solo se si sarà disposti a lasciarsi guidare dallo Spirito del Risorto, nella continua ricerca e nella attuazione pratica di ciò che è gradito al Padre.

Siamo invitati in ogni celebrazione eucaristica, ad accostarci al banchetto imbandito da Cristo. Il banchetto è simbolo di accoglienza, di ospitalità, di intimità e di comunione. Dio prepara a noi una mensa nella quale si fa segno concreto di presenza reale e vivificante. A questa mensa, che è l’Eucaristia, invita i suoi figli a stare con lui, a cibarsi di lui, a crescere nel suo amore. Se la Chiesa celebra l’Eucaristia, l’Eucaristia fa la Chiesa, rafforza i vincoli di unità, di fraternità e lo spirito di servizio che deve costantemente animarla.

I temi emergenti dalle Letture consigliano l’utilizzo di canti non generici, ma con testi che sottolineino il senso della convocazione e del banchetto.

Il momento della Messa che richiederà oggi maggiore attenzione è proprio quello del silenzio dopo la Comunione eucaristica. Sarà importante che il presidente, dopo averne spiegato il senso durante l’omelia, non invada questo tempo prezioso con altre parole. Semmai potrà saggiamente suggerire di continuare la propria preghiera dopo il congedo dell’assemblea, fornendo il testo di alcune orazioni che la tradizione cristiana ci consegna.

– Chiesa di Cristo (Alla Cena del Signore)

– Tu, fonte viva (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Chi ha fame venga e mangi (Turoldo. Salmi)

– Gesù Signore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Benedetto sei Signore (Giovani verso Assisi)

– Donaci te stesso (La nostra Eucaristia)

– Se voi avete fame (Nel casa del Padre)

– Gustate e vedete (Pane di vita nuova)

– Anima Christi (Pane di vita nuova)

– O Pane del ciel (Inni e canti)

– Panis angelicus (Messa della Concordia)

– Fior di frumento (Eucaristia. Cuore della Domenica)

– Pane di vita nuova (Pane di vita nuova)

– Pane per noi spezzato (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Abbiamo mangiato il pane (Rep. Naz. Canti Liturgici)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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