Preghiere di San Pier Damiano
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La preghiera a San Pier Damiano
si recita il 21 Febbraio
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
O Dio Spirito Santo, uguale al Padre e al Figlio nella sostanza e nell’eternità, tu che procedi in modo ineffabile dall’uno e dall’altro, degnati di scendere nel mio cuore e scaccia, tu meraviglioso portatore di luce, le tenebre della mia iniquità affinché, come il seno della Vergine col tuo afflato concepì il Verbo di Dio, così anch’io con l’ausilio della tua grazia possa portare sempre nella mia mente l’Autore della mia salvezza. Tu infatti, o Signore, sei la luce delle menti, la virtù dei cuori, la vita delle anime
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
PREGHIERA PER L’ADORAZIONE DELLA CROCE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Ecco, o Signore, io mi prostro davanti al vessillo della tua vivifica croce e supplice adoro il trionfo nuovo della tua vittoria. Tu infatti sei sacerdote e vittima, tu il redentore e il prezzo del riscatto. Mi piace, o piissimo Signore, contemplarti come se ora per la tua passione tu pendessi dalla croce e io accogliessi nella mia bocca il preziosissimo sangue che da te stilla. O vittima beata che infrangi le porte del tartaro ed apri la porta del regno dei cieli! O prezzo del nostro riscatto appeso alla croce, per il quale l’antico esattore piange nel vedere strappata l’obbligazione del nostro debito! Ti vedo appeso alla croce, o mio Redentore, con gli occhi del mio cuore, ti vedo ferito da nuove piaghe, ti ascolto mentre dici al malfattore “in verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso”.
Per questo io imploro il mistero della tua morte e della tua salvifica passione, per questo io invoco con le lacirme il mistero della nostra redenzione. Non separarmi, come merito, dalla schiera dei tuoi eletti ma, insieme col beato malfattore, decretami la gloria del paradiso.
Tu, o Signore, imprimi sulla mia anima il sigillo di questa santa croce, purificami con la sua virtù. Per questa croce rivendicami tutto ed in ogni parte a te sì che il nemico nulla trovi per sé. Così, quando verrai per il giudizio e questo vessillo del tuo trionfo sfolgorerà nel cielo, possa io trovarmi tra i segnati con queste stimmate affinché, configurato al Crocifisso nelle pene, io meriti di essergli unito nella gloria della risurrezione, tu che vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello spirito santo per tutti i secoli dei secoli. Amen
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
PREGHIERA PER UN MORIBONDO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Ti raccomando, carissimo fratello; a Dio onnipotente ed a lui, del quale sei creatura, ti affido; affinché, quando avrai pagato, mediante la morte, il debito dell’umanità, ritorni al tuo Autore, che ti ha formato dal fango della terra. Perciò, all’anima tua che esce dal corpo, si faccia: incontro lo splendido corteo degli Angeli. Venga innanzi a te il senato degli Apostoli a giudicare; si muova ad incontrarti l’esercito trionfante dei Martiri; ti circondi la casta turba dei candidi Confessori; t’accolga il coro delle Vergini festanti; ti stringa al seno dei Patriarchi l’amplesso della beata requie; san Giuseppe, Patrono dolcissimo, dei moretti, t’infonda grande speranza; la santa Vergine Madre di Dio Maria rivolga benigna a te i suoi occhi; mite e giulivo il Cristo ti mostri il suo volto e conceda di ammetterti tra coloro che continuamente lo assistano. Possa tu ignorare gli orrori delle tenebre, lo stridore delle fiamme, lo strazio dei tormenti. Si ritiri da te il crudelissimo satana con i suoi satelliti e nella tua venuta, essendo tu in compagnia degli Angeli, tremi e fugga nell’immane caos della notte eterna. Si levi Iddio e siano dispersi i suoi nemici; fuggano quei che l’odiano dinanzi a lui. Come svanisce il fumo, svaniscano essi; come si scioglie la cera innanzi al fuoco, così periscano gli empi dinanzi a Dio: ed i giusti siano saziati ed esultino avanti a Dio. Sian perciò confuse e svergognate tutte le legioni infernali e i ministri di satana non osino ostacolare il tuo viaggio. Ti liberi dal tormento Cristo, che fu crocifisso per te. Ti liberi dalla morte eterna Cristo, che si degnò morire per te. Cristo Figlio di Dio vivo, ti ponga tra le sempre amene verzure del suo paradiso ed egli, vero Pastore, ti annoveri tra le sue pecore. Egli ti assolva da tutti i tuoi peccati e ti collochi alla sua destra, insieme con i suoi eletti. Vegga tu il tuo Redentore faccia a faccia e ministro sempre assiduo possa Tu contemplare con i beati occhi la manifestissima verità. Posto dunque tra le schiere dei Beati, si sazi dolcemente nella contemplazione divina, nei secoli dei secoli. Amen
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
PREGHIERA A MARIA
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Splendida stella,
Te loda ogni secolo;
da Te, al tramonto del mondo,
è nato il sole di giustizia.
Fa’ che il cuore
sia strappato dalle tenebre,
fa’ che goda della vera luce,
affinché con i suoi nuovi meriti,
illumini la notte dell’antica vita.
Fa’ che per mezzo tuo
siamo purificati dai vizi
e sciolti dalle catene della colpa
e la mente liberata dalle dolorose spine
produca germogli di virtù.
Ti supplichiamo, o clementissima Madre
della stessa pietà e misericordia;
noi che sulla terra gioiamo
nel celebrare solennemente le tue lodi,
ti supplichiamo di meritare
di avere nel cielo
l’aiuto della tua intercessione!
E come per mezzo tuo il Figlio di Dio
si è degnato di scendere tra noi,
così anche noi, per mezzo tuo,
possiamo giungere
alla comunione con Lui!
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
DAL MARTIROLOGIO ROMANO
Pietro era nato a Ravenna nel 1007, è un eremita camaldolese, dottore della Chiesa (1007 – 1072); già orfano di padre, ultimo di una numerosa nidiata di figli, venne tirato su dal fratello maggiore, Damiano, e ciò ne spiegherebbe l’appellativo di “Damiani”. Dopo aver studiato a Ravenna, Faenza e Padova e insegnato all’università di Parma, entrò nel monastero camaldolese di Fonte Avellana, che divenne il centro della sua attività riformatrice. Ma la Chiesa dilaniata internamente da discordie e scismi, conseguenza di quel grave malanno che prende il nome di simonia, compravendita di cariche ecclesiastiche, e dalla leggerezza con cui il clero risolveva il problema del celibato, aveva bisogno di uomini integri e preparati come il colto e austero Pier Damiani. Nel 1057 il Papa lo chiamò a Roma per averlo accanto in un momento di crisi della Chiesa, dilaniata da discordie e scismi e alle prese con la piaga della simonìa. Nominato vescovo di Ostia e poi creato cardinale, aiutò i sei Papi che si succedettero al Soglio pontificio, a svolgere un’opera moralizzatrice. In quest’azione si avvalse particolarmente dell’abate benedettino di San Paolo Fuori le Mura, Ildebrando che nel 1073 fu eletto Papa con il nome di Gregorio VII. Pier Damiani, dopo varie peregrinazioni nella diocesi di Milano, in Francia e in Germania, ebbe il cardinalato e la diocesi suburbicaria di Ostia. Pier Damiani, fu delegato pontificio in Germania, Francia e nell’Italia settentrionale. Già vecchio, fu chiamato da Ravenna, la sua città natale, per ricomporre il dissidio fomentato dai seguaci di un antipapa. La morte lo colse nel 1072 a Faenza, di ritorno dall’ultima missione di pace.
Venerato subito come santo, ebbe riconosciuto il suo culto ufficialmente nel 1828, da papa Leone XII, che lo proclamò anche dottore della Chiesa per i suoi numerosi scritti di contenuto teologico.
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