Preghiere per la solennità del Corpus Domini
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La preghiera per il Corpus Domini
si recita nel giorno della sua solennità
(Festività mobile)
SEQUENZA
CORPUS DOMINI
IN ITALIANO
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
E il banchetto del nuovo Re,
nuova, Pasqua, nuova legge;
e l’antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l’ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi. Amen
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
IN LATINO
In nomine Patris et Filii et Spirit Sancti. Amen
Lauda, Sion Salvatórem,
lauda ducem et pastórem
in hymnis et cánticis.
Quantum potes, tantum aude:
quia maior omni laude,
nec laudáre súfficis.
Laudis thema speciális,
panis vivus et vitális
hódie propónitur.
Quem in sacræ mensa cenæ,
turbæ fratrum duodénæ
datum non ambígitur.
Sit laus plena, sit sonóra,
sit iucúnda, sit decóra
mentis iubilátio.
Dies enim solémnis ágitur,
in qua mensæ prima recólitur
huius institútio.
In hac mensa novi Regis,
novum Pascha novæ legis
Phase vetus términat.
Vetustátem nóvitas,
umbram fugat véritas,
noctem lux elíminat.
Quod in cena Christus gessit,
faciéndum hoc expréssit
in sui memóriam.
Docti sacris institútis,
panem, vinum, in salútis
consecrámus hóstiam.
Dogma datur Christiánis,
quod in carnem transit panis,
et vinum in sánguinem.
Quod non capis, quod non vides,
animósa firmat fides,
præter rerum órdinem.
Sub divérsis speciébus,
signis tantum, et non rebus,
latent res exímiæ.
Caro cibus, sanguis potus:
manet tamen Christus totus,
sub utráque spécie.
A suménte non concísus,
non confráctus, non divísus:
ínteger accípitur.
Sumit unus, sumunt mille:
quantum isti, tantum ille:
nec sumptus consúmitur.
Sumunt boni, sumunt mali:
sorte tamen inæquáli,
vitæ vel intéritus.
Mors est malis, vita bonis:
vide paris sumptiónis
quam sit dispar éxitus.
Fracto demum sacraménto,
ne vacílles, sed memento,
tantum esse sub fragménto,
quantum toto tégitur.
Nulla rei fit scissúra:
signi tantum fit fractúra:
qua nec status nec statúra
signáti minúitur.
Ecce panis Angelórum,
factus cibus viatórum:
vere panis fíliórum,
non mitténdus cánibus.
In figúris præsignátur,
cum Isaac immolátur:
agnus paschæ deputátur:
datur manna pátribus.
Bone Pastor, panis vere,
Iesu, nostri miserére:
tu nos pasce, nos tuére:
tu nos bona fac vidére
in terra vivéntium.
Tu, qui cuncta scis et vales:
qui nos pascis hic mortales:
tuos ibi commensáles,
coherédes et sodales
fac sanctórum cívium.
Amen. Allelúia
In nomine Patris et Filii et Spirit Sancti. Amen
OPPURE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Signore Gesù,
Tu sei il Pane vivo,
Tu sei il pane di Dio,
Tu sei il Pane disceso dal cielo,
Tu sei il Pane per essere mio cibo.
Quando mi accosto a Te nella comunione,
fa’ che comprenda la profondità di questo mistero!
Tu sei sempre pronto ad incontrarmi:
fa’ che io cammini verso di Te,
fa’ che io permetta di essere attratto da Te.
Fa’ che ci sia sempre in me un’assoluta disponibilità,
perché Tu possa travolgermi con la forza del tuo amore,
e da questo mondo condurmi al Padre.
Quando vieni a me nella comunione,
illuminami per capire che mi sto sottomettendo alla tua azione divina.
Donami la capacità di scoprire di essere faccia a faccia
con il mistero del tuo amore per me.
Fammi comprendere la tua chiamata,
quella vocazione personale, ineffabile e misteriosa,
a divenire una “cosa sola con Te e il Padre”.
Radica in me la convinzione di appartenere a Te,
di essere tuo possesso.
Conferma in me il tuo dono,
il dono completo di Te stesso a me!
Si, o Signore, voglio appartenere a Te,
così da poter dire con l’apostolo Paolo:
“Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
OPPURE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Signore Gesù,
credo che sei nell’Eucaristia,
vivo e vero.
Tutto ciò che fa di Te una Persona,
il Figlio dell’uomo ed il Figlio di Dio,
tutto è presente.
Credo che sei presente Tu,
nato a Betlemme dalla Vergine,
crocifisso sul Calvario,
risorto il terzo giorno
ed ora nella gloria alla destra del Padre.
La tua Presenza, Signore,
è misteriosa e invisibile;
se anche non vedo nulla,
se anche non sento nulla,
credo fermamente , o Signore,
che Tu sei realmente presente,
perché Tu l’hai detto!
Quando sei venuto in mezzo a noi,
in terra di Palestina,
nascosta era la tua divinità,
evidente la tua umanità.
Ora nel mistero eucaristico,
velata rimane anche la tua umanità.
Questo esige fede grande,
questo reclama fede viva.
Signore, accresci la mia fede,
Signore donami una fede che ama.
Tu che mi vedi,
Tu che mi ascolti,
Tu che mi parli,
illumina la mia mente perché creda di più;
riscalda il mio cuore perché ti ami di più!
La tua Presenza,
mirabile e sublime,
mi attragga,
mi afferri,
mi conquisti.
In ginocchio professo la mia fede in Te:
“Signore mio e mio Dio!”
Amen
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
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Maria delle grazie ti invoco sempre allontana i Mali e concedi alla mia famiglia salute e serenità e dai sostegno…