Novena a San Gaspare del Bufalo

Questo post è stato letto 790 volte

San Gaspare del Bufalo - Tempo di preghiera

« Per tutti noi Cristo morì, affinché coloro che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che morì per essi” (2 Cor 5,15)

«Non a prezzo di cose corruttibili, con oro o argento, siete stati reden­ti, ma con il Sangue prezioso di Cristo come di Agnello immacolato e illiba­to» (IPt 1,18).

«Non sapete… che non appartenete più a voi stessi? Siete stati com­prati, infatti, a caro prezzo» (ICor 6,19s).

Da ciò quale illustrazione da aver grande stima di Gesù Cristo, oggi-dì da tanti insultato! (Predi­cabili, pag. 441).

La nostra mente sempre adunque si occupi a ponderare i mi­steri della vostra carità, il nostro cuore ad amarne l’applicazio­ne, i sentimenti del corpo a presentarne i trionfi a nostra ed al­trui santificazione; e così sia indelebile in noi la memoria dell’inestimabile prezzo, onde siam riscattati: “Siete stati comprati infatti a caro prezzo… Glorificate e portate Dio nel vostro corpo”. Cosi sia. (Predicabili, fase. 13, pag. 39)

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen


II demonio farà di tutto per impedire un tanto bene essendo scritto: “hanno vinto il drago per mezzo del Sangue dell’Agnello”.

(Predicabili fase. 2, pag. 13, r).

Il patire… è segno che Iddio si ricorda di noi, né vi può esse­re tentazione più terribile di quella di credersi abbandonato. No, no, che Iddio non ci ha abbandonato. Il demonio poi, mentre lei beve il calice vorrebbe ricavarci per sé, ma: hanno vinto il drago per mezzo del Sangue dell’Agnello” (Lett. voi. 3,f. 258).

Iddio l’ama e l’ha amato fino dall’eternità. Strapazzi il demo­nio come merita, e il Divin Sangue sia il suo conforto (Lett. voi. 3, f. 254 r).

Ella si faccia coraggio, e risponda al demonio con disprezzo. Non tema che si farà santa, e addiverrà tutta di Dio… Si ricordi che la volontà niuno può vincolarla, onde disprezzi i vani timo­ri del tentatore. Pensi a Dio, ed alla sua amabilità. Gesù l’ha redenta col Sangue suo, di che teme? Non le rechi meraviglia se il demonio tenta, anche i santi eran tentati. Ella in tali casi pen­si al Paradiso, al sepolcro, a Maria e così dolcemente alieni la mente… Il Signore la riempia del santo suo amore, e la renda intrepida nel bene operare. Gesù sia nella sua mente, Gesù nel suo cuore, Gesù sulle sue labbra. Gesù sulle sue opere ed un giorno la introduca nel suo beatissimo Regno. Amen (Lett. voi. 10, f. 189).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen


L’adorare, o fedeli, il prezzo inestimabile di nostra Reden­zione è l’oggetto il più tenero che possiamo noi proporci! Da questo ne sono a noi derivati i tesori della Sapienza, e della Santificazione; da questo la liberazione dalle pene infernali, per quanto è dell’amor dì Gesù, e il poter possedere, in virtù del Divin Sangue, la gloria santa del Ciclo! (Predicabili, fase. 13, pag. 39).

Oh che tenera devozione è la nostra!… Gesù sia l’amor no­stro, e noi siamo irrevocabilmente di Gesù! (Cr. pag. 336).

Fidiamo nei meriti del Divin Sangue, devozione del nostro cuore, e propaghiamola ognora più (Lett. voi. 5, f. 333|.

Spero che ella si rammenti di me che ne ho tanto maggior bi­sogno, quanto è maggiore la responsabilità che ho con Dio. Fi­diamo nei meriti del Divin Sangue, devozione del nostro cuore, e propaghiamola sempre di più (Lett. voi 8, f. 491).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen


È di Dio la Chiesa perché “l’ha acquistata con il suo Sangue!”. “Sul suo santo monte”: Monte Calvario particolarmente santo, ove la Vittima che si offre va a consumare il Sacrificio! (Predicabili, pag. 423).

Se nella legge antica una goccia di quel sangue che si usava of­frire non poteva cadere se non in una terra vergine; se per l’Arca si richiedeva un sito purissimo e mondo… non sarà poi santo il Tempio Santo di Dio? Non saranno sacri quei adorabili vasi che racchiudono tutto il Corpo, il Sangue, l’Anima di Ge­sù? (Predicabili, pag. 70).

II tempio santo di Dio vi ricordi l’efficacia dei Sacramenti, il bene della divina parola che si amministra dai pergami, in fine il Santo Altare che ci ricorda il Monte Calvario, ove già Gesù agonizzante ci riconciliò con l’Eterno Genitore (Predicabili, pag. 532).

Iddio che matura i tempi, ci tiene ancora in prova di pazien­za, da poiché le Opere Sue generar si devono e coltivare fra le spine, le croci e tutt’altro che accompagna un ministero di pri­mo ed essenziale rapporto nella Chiesa di Gesù Cristo (Cr., pag. 223).

Sugli affari della Chiesa orazioni e fiducia nei meriti del Di­vin Sangue: “Ti preghiamo di soccorrere i tuoi servi che hai redento col Sangue prezioso”. Ho inteso della sua malattia. Gesù gli ha appressato un poco più il suo Calice ed ha voluto da lei l’offerta della mirra: “Sono venuto nel giardino, e ho raccolto la mirra”. (Leti. voi. 3, f. 253).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen


II Sacerdozio, i Sacramenti, la Religione tutta ci richiama ad esclamare: «Ci hai redenti, Signore, col tuo Sangue, e ci hai fatti per il nostro Dio, regno e sacerdoti» (Cr., pag. 409).

Abbiamo Gesù con noi, e con Gesù tutto possiamo: «Tutto posso in chi mi dà forza» (Lett. voi. 6, /. 269 r).

Per il Sacrificio della Messa si vede il trono del sacerdozio… Lo stesso vestiario dei sacri ministri vi rammenta i tratti più ri­levanti della Passione di Gesù Cristo (Predicabili, pag. 533 r). Gesù, nostro amabilissimo Padre, manifesterà le glorie del I suo Divin Sangue;… può piacere al demonio che il clero si riproduca alle glorie del Crocifisso? Ma d’altronde siam noi sa­cerdoti per applicare il Divin Sangue: «Ci hai redenti, Signore, col tuo Sangue”, e perciò: “ci hai fatti per il nostro Dio, regno e sacerdoti»! (Cr., pag. 331).

Ecco le glorie del Sacerdozio istituito per applicare alle ani­me il prezzo di redenzione, affinché il Divin Sangue non sia per nostra colpa invano sparso, secondo ci si avverte nei Sacri Li­bri: «Quale vantaggio dal mio Sangue?». «Il Sangue di Gesù Cristo purificherà le nostre coscienze dalle opere morte» (Cr., pag. 311).

Chiamati da Dio al mistico monte della perfezione conve­niente allo stato, al ministero, a rapporti che abbiamo alle ani­me, con l’inestimabile prezzo del Divin Sangue redente, giove­rà… che ci poniamo a considerare ciò che è inteso nella parola… “saranno sui monti come colombe delle valli”.(Predicabili, fase. 6. p. 88).

Andando innanzi nella carriera sacra si ricordi di essere ze­lante, quale Iddio ci vuole. Che cosa è mai il Sacerdozio? … O dignità ineffabile! (Lett. voi. 10, f. 280).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen


Da questa devozione inoltre ne viene il ravvivamento di quel bene, che nella regenerazione del Santo Battesimo, il Divin Sangue ha in noi causato; da questo il rispetto speciale agli altri Sacramenti, e specialmente al Sacramento della penitenza, ove si verifica che “siamo stati salvati dalla sua ira nel suo Sangue”. (Predicabili 1, fase. 13, pag. 39).

Da questa devozione si ravviva la memoria del Battesimo, ove il Divin Sangue purificò le nostre anime; della Penitenza e degli altri Sacramenti, e si conclude che perché «ci hai redenti col Sangue… e ci hai fatti per il nostro Dio regno e sa­cerdoti» (Re­golamenti, pag. 80 r, pro memoria a Leone XII).

Per voi tiene aperte le braccia Gesù Crocifisso; Egli vi aspet­ta per accogliervi nel Sacramento della Confessione, vi viene incontro per nutrirvi e corroborarvi nel Sacramento dell’Euca­restia e già vi presenta l’immarcescibile corona di gloria per rendervi eternamente felici (Lett. voi. 3, f. 16).

Mercé l’applicazione di questo inestimabile Prezzo, onde sia­mo redenti, trovi l’anima peccatrice sacro e religioso motivo, onde sperare misericordia e perdono; il penitente abbia in esso eccitamento a crescere nelle virtù e santità, e finalmente il giu­sto ardentissimo zelo di salvare anime al Signore (Predicabili 1, fase. 13, pag. 39).

Coraggio! L’anima sua va benissimo. Le sue confessioni pe­rò siano più brevi non smaniose, ma dolorose, ed insieme tutte asperse di dolcezza e di soavità. Lei riceve in allora il Divin Sangue… Qual conforto per lei! Conosco che sotto aspetto di bene talora il demonio l’abbatte. Sia un’anima forte e genero­sa, e dica: Viva Gesù nel mio cuore, che tutto posso con le sue grazie: “tutto posso in chi mi dà forza” (Lett. voi. 3, /. 295).

Nel punto estremo il Divin Sangue sarà il suo conforto, la sua fiducia, come lo fu a S. Francesco Caracciolo, che disse: Signore, datemi il vostro Sangue, ch’è mio, perché me l’avete donato! (Cr., pag. 324 r).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen


Ed oh, popolo mio, che gran cosa si è il divin Sacramento! «Il Signore, benigno e misericordioso, ha lasciato memoria delle sue meraviglie, ha dato un cibo a quelli che lo temono». L’aveva il Profeta pre­detto che il Signore avrebbe compendiato le opere sue mirabili allorché fosse addivenuto cibo delle anime. Ed in altro luogo dei Salmi: «Per l’abbondanza del loro frumento, del vino e dell’olio, si sono moltiplicati» (s’indicano le materie eucaristiche e la dignità del Sacerdozio nella sacra ordinazione. Perciò, o fedeli, voi siete le novelle piante di olivo d’attorno all’Altare: «I tuoi figli sono come virgulti di ulivo intorno alla tua mensa». Oltre che l’immagine dell’olio simboleggia la divina misericordia… L’Eucarestia «è sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna».I primi cristiani erano fa­melici di questo cibo… (Predicabili3, f. 5, pag. 70).

C’è un solo pane, un solo corpo, pur essendo molti, perché tutti partecipiamo dell’unico pane” Tutti siamo un pane ed un corpo quei che partecipiamo di uno stesso pane…

Dice S. Agostino che G.C. istituì questo Sacramento sotto le specie di pane e di vino per dimostrare che, siccome il pane si fa di molti granelli di frumento, i quali si uniscono in uno, ed il vino di molti grappoli d’uva, così di molti fedeli che si comunicano e partecipano di questo Sacramento si fa un corpo mistico. S. Giovanni Damasceno assomiglia l’Eucarestia a quel carbone acceso con che uno dei Serafini purificò le labbra al Profeta Isaia e gli levò tutte le imperfezioni; così, ecco Gesù vite miste­riosa e noi siamo tralci: «come il tralcio non può portare frutto se non rimane nella vite…». Applicate in proporzione, o fedeli, … l’Eucarestia fortifica, dà vigore… (Predicabili l,fasc. 16, pag. 97r).

Tutti i padri morendo lasciano quel che hanno ai figli… Ge­sù ci lasciò cose maggiori assai… Ci lasciò tutto se stesso vitti­ma nel Sacramento dell’Altare! (Predicabili, pag. 130).

In quella misteriosa parabola che addusse Nathan Profeta a David, riuscì a quella pecorella incontrar talmente la buona grazia del Suo Signore, che prese a nutrirla in mezzo ai figli

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen.


La Croce è una gran cattedra! (Lett. voi. 3, f. 187). Dice Gesù: La Croce vi ricorda che io fino all’ultima stilla ho versato il mio Sangue! (Predicabili, pag. 356, r).

Ecco la mistica pianta di vita eterna sotto cui dobbiamo rico­verarci, affine di cibare le nostre anime dei frutti di essa. Ed oh! beati noi se presso la Croce di Gesù stabiliamo la nostra dolce mansione insieme con Maria Addolorata, e il diletto di­scepolo San Giovanni. Oh come gusteremo la soavità dei misti­ci frutti, che mentre ci amareggiano le cose di quaggiù, ci ecci­tano sempre a nuova fame spirituale di giustizia e di santità (Predicabili, pag. 369).

Che grande albero è mai la Croce!… Di codesto dove ne ve­do un ramo, dove la pianta e dove il tronco. E qual casa v’è, qual famiglia, diceva San Francesco di Sales, che della Croce, non abbia parte in una afflizione, disastro, amarezza? Che an­zi, lo stesso Divin Redentore ci dice, che ciascuno porti la sua croce sopra dì questa terra se vuoi rendersi suo seguace… (Pre­dicabili, pag. 28).

Che se è grazia, come lo è, il patire, è quest’un segno di quei più maturi meriti ai quali Iddio ci dispone. La vita nostra per Io più è come l’inverno, ma nella primavera si vede il lavoro che l’inverno fa nelle viscere della terra. Coraggio. Son questi i frutti della pianta della Croce. Applichiamo all’anima l’imma­gine dell’inverno. Mai perda la dolce confidenza in Dio, mai perda la serenità della mente in Dio (Lett. voi. 3, f. 274 r).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen.


Dal giardino della Chiesa tre fiori prende Maria, e vi conse­gna in mano. Un candido giglio, una rubiconda rosa, una palli­da viola. Il giglio simboleggia la purità della coscienza, e della vita; la rosa, l’amor tenero verso Dio; la viola, ch’è simbolo di quella evangelica mortificazione, per cui ci manteniamo candi­di e rubicondi, secondo desidera il diletto di un cuore, ch’è “è bianco e vermiglio; e pascola tra i gigli”.L’immagine del gi­glio ci distacchi dal mondo; l’immagine della rosa ci unisca a Gesù Cristo. Finalmente l’immagine della viola ci renda parte­cipi dei frutti della Croce. Maria SS. che ci da tali fiori, deh li ritrovi nelle vostre mani nelle estreme agonie, onde introdurvi al possesso di quella Patria, a cui hanno accesso i veri amatori del Crocifisso (Predicabili 3, fase. 6, pag. 104).

O San Gaspare, tu hai amato la Chiesa perseguitata e nel nome di Gesù hai accettato obbrobri ed esilio. Ti preghiamo di intercedere per la Chiesa, oggi: aiutaci a discernere come vivere e promuovere il messaggio del Vangelo.

Fa’ che siamo uniti a te, così che i nostri cuori abbiano veramente compassione per i poveri e gli abbandonati. Aumenta in noi l’amore per il Sangue di Cristo, fino al punto di essere disponibili a rischiare la nostra stessa vita.

Ringraziamo Dio per le tue opere buone e per il tuo esempio. Rafforza la nostra unione con te così che, non solo non ci indeboliamo, ma ci rafforziamo sempre più nella nostra vocazione, per la gloria di Dio e la salvezza dei nostri fratelli. Amen.

Questo post è stato letto 790 volte

Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *