1. Mercoledì delle Ceneri

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LETTURE: Gl 2,12-18; Sal 50; 2 Cor 5,20-6,2; Mt 6,1-6.16-18

Indicazioni Liturgiche

La Liturgia di quest’oggi è segnata dal rito dell’imposizione delle ceneri, che dà il nome al giorno stesso. È opportuno che venga brevemente richiamato quello che esse rappresentano. Le ceneri sono il simbolo eloquente del fallimento, di ciò che è stato bruciato, consumato, distrutto. Le ceneri parlano del nostro peccato, della nostra fragilità, di ciò che ha intaccato e deturpato la nostra vita. Per questo ricevere le ceneri sul capo equivale a riconoscere il male che è in noi, ad esprimere dispiacere, a manifestare il pentimento.  Il gesto dell’imposizione delle ceneri ha in sé una carica emotiva e simbolica straordinaria cui le parole di chi presiede la celebrazione, nelle due formule possibili, danno il senso liturgico ed ecclesiale. È, pertanto, necessario predisporre le ceneri in luogo opportuno, come segno semplice ma ben visibile (ovviamente non sull’altare). Si suggerisce, inoltre, di illustrare il senso delle ceneri secondo la formula di benedizione e imposizione scelta, sulla linea della benedizione dei fedeli che si dispongono al rinnovamento attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima (I formula), oppure delle ceneri segno del destino dell’uomo e della nuova vita a immagine del Risorto (II formula). Si sottolinei la opportunità offerta da Dio che si fa compagno e guida nel cammino di cambiamento e di avvicinamento a lui.

Una sobria ma solenne Liturgia accoglie anche la difficoltà di accettare le realtà scomode e aiuta a trasformare in preghiera e pellegrinaggio il cammino per ricevere il segno penitenziale delle ceneri. Un po’ lungo tutta la celebrazione, le pause di silenzio e i canti appropriati favoriscono la riflessione e la preghiera, creando così anche uno “stacco” rispetto al clima del carnevale, appena concluso.

L’imposizione delle ceneri è strettamente legato a questo giorno: non si può assolutamente fare nella prima Domenica di Quaresima! Si eviti, inoltre, in tutti i modi di favorirne un’interpretazione magica!

L’Aula liturgica sia completamente spoglia: per tutto il tempo di Quaresima, niente fiori, né piante (eccetto presso la custodia della Santissima Eucaristia). L’austerità dell’ornamento, nella configurazione simbolica, esprime visivamente il bisogno di ritorno all’essenziale.

PROPOSTA CANTI

Introito

– A te veniamo (Domeniche di Quaresima/C)

– Dono di grazia (A. Ortolano)

– Donaci, Signore, un cuore nuovo (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Dono di grazia (Rep. Naz. Canti Liturgici)

-Attende Domine (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Imposizione delle Ceneri:
il rito si svolge dopo l’omelia

– Venite a me con tutto il cuore (Domeniche di Quaresima/C)

– Purificami, o Signore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Un tempo di grazia (Domeniche di Quaresima/B)

Presentazione dei doni

– Ascolta, Creatore pietoso (O Croce nostra speranza)

– Se tu mi accogli (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Accogli, Signore (Sacerdote per sempre)

Comunione

– Mostraci, Signore, il tuo cammino (A. Ortolano)

– Nel deserto camminiamo (Domeniche di Quaresima/C)

– Chi mi seguirà (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Finale

– Attende, Domine (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Padre perdona (Nella casa del Padre)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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2 risposte

  1. Tempo di preghiera ha detto:

    Cara Maria, innanzitutto, benvenuta su Tempo di preghiera.
    Veniamo adesso al tuo quesito, riguardo allo svolgimento della celebrazione liturgica del rito delle Sacre Ceneri.

    INDICAZIONI LITURGICO-PASTORALI
    PER LA CELEBRAZIONE DEL MERCOLEDÌ DELLE CENERI

    • La benedizione e l’imposizione delle ceneri si fanno a ogni messa, secondo la forma indicata dal messale (p. 65-67): dopo il saluto liturgico iniziale segue subito la colletta, poiché l’atto penitenziale è sostituito dal rito delle ceneri. Dopo l’omelia, il sacerdote benedice le ceneri con una delle due orazioni previste e con l’aspersione. Segue l’imposizione delle ceneri e si conclude con la preghiera universale. La celebrazione prosegue come al solito.
    • Se è presente un secondo ministro ordinato, questi impone le ceneri al celebrante principale, usando le formule consuete.
    • Si invitano i ministri a valorizzare entrambe le formule proposte dal Messale (eventualmente alternandole): la prima è appello alla conversione, la seconda lo motiva. Rimane comunque la possibilità di scegliere e utilizzare una sola delle due formule, recitandola per ogni fedele.
    • Le ceneri si ottengono bruciando i rami di olivo e di palma benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente. Le ceneri avanzate si disperdono nella terra.
    • Ministro dell’imposizione delle ceneri è soltanto il vescovo, il presbitero e il diacono. Il Messale non prevede di affidare l’imposizione delle ceneri a ministri istituiti o a ministri straordinari della comunione; né prevede di inviare i ministri straordinari perché rechino le ceneri ai malati. Potrebbe essere opportuno che nei primi giorni della Quaresima il parroco e i sacerdoti visitino i malati per incoraggiarli e per confermare loro che la sofferenza, cristianamente accettata e offerta, è atto penitenziale di altissimo valore.
    • Il gesto dell’imposizione delle ceneri consiste nello spargere le ceneri sul capo, recitando la formula per ogni fedele. Pur senza eccessi impropri, va assicurata una materialità davvero visibile e percepibile del segno, sia quando si presentano le ceneri per la preghiera di benedizione, sia quando si impongono sul capo del fedele.
    • Poiché le ceneri vanno imposte all’interno di un contesto celebrativo, la benedizione con l’imposizione delle ceneri può svolgersi anche durante una celebrazione della Parola. In questo caso il rito si modella sulla Liturgia della Parola della Messa, come indicato a p. 68 del Messale. Tale modalità celebrativa può essere molto utile nella pastorale dei luoghi di lavoro o nelle rettorie (aperte anche negli orari della pausa pranzo per gli uffici), nei luoghi di cura, o qualora la celebrazione si svolgesse in orari serali, per venire incontro a lavoratori e studenti.
    • Il Messale prevede il rito delle ceneri solo nel primo mercoledì di quaresima. Non può essere spostato in altro giorno, e mai va compiuto di Domenica, neppure fuori della Messa: il forte monito penitenziale e il digiuno non sono compatibili con il fondamentale carattere pasquale della Domenica.

    Speriamo di aver risposto al tuo quesito.

  2. Maria M. ha detto:

    Perché sul messale il rito delle Ceneri è messo al posto dell’atto penitenziale e voi lo mettete dopo l’omelia?

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