Maria, colei che stà
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Fino a quando, Signore, continuerai a dimenticarmi?
Fino a quando mi nasconderai il tuo volto?
Fino a quando nell’anima mia addenserò pensieri,
tristezza nel mio cuore tutto il giorno?
Fino a quando su di me prevarrà il mio nemico?
Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio,
conserva la luce ai miei occhi,
perché non mi sorprenda il sonno della morte,
perché il mio nemico non dica: «L’ho vinto!»
e non esultino i miei avversari se io vacillo.
Ma io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato.
(Salmo 13)
Che tempo ci è toccato da vivere … difficile per tutto; non c’è modo alcuno per superarlo con umana e razionale fiducia perché, parliamoci francamente, nessuno avrebbe le forze per farlo senza incappare, prima o dopo, in una sonora sconfitta!
E allora? Che sarà di noi, uomini abituati alla lotta per la sopravvivenza sin dalle origini del peccato, abituati a “ragionare” secondo una cultura dei “lumi”, abituati a “machiavelliche” condotte pur di emergere e stare in posizioni di prestigio in una società del consumo veloce grasso e viziato?
Che fare noi, che vorremmo aderire con tutto il cuore e con tutte le forze e con tutta la mente al nostro Signore Gesù, ma ci troviamo a soffrire perché non vogliamo combattere la nostra battaglia con le stesse armi della superbia della gelosia dell’invidia dell’egoismo, che riteniamo frutto dell’allontanamento dell’uomo dalla Verità che invece accoglie e condivide?
Su chi possiamo riporre la nostra fiducia e speranza?
A chi possiamo rivolgerci per ottenere le giuste armi per combattere la “buona battaglia”?
“Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.”
O Vergine Maria, a Te, che fin dall’inizio hai dovuto subire l’ingiusto e pericoloso giudizio di aver approfittato ingiustamente del tuo essere donna …
A Te, che nel momento solenne e gioioso della presentazione del tuo amato Figlio al tempio, hai sentito di Lui che avrebbe portato divisione e che per Te era riservata una grande sofferenza …
A Te, che hai intrapreso un viaggio scomodo e pericoloso nel deserto per difendere tuo Figlio, l’Amore per eccellenza, dall’ira di chi pensava di perdere il “primato” sul popolo …
A Te, che hai accolto le dure parole di Un Adolescente che non Ti aveva seguito perché doveva fare la Volontà di Un Altro …
A Te, che ti sei trovata coinvolta dal turbinio dei cuori dei tuoi parenti che ti hanno condotta fin da Tuo Figlio per farLo ritornare in se stesso, considerandolo fuori di testa …
A Te, che “stavi” lì, ai piedi della Croce, davanti al tuo Figlio, tuo Dio, Crocifisso … stavi lì, in doloroso silenzio, davanti al Messia morente!
A Te, che da principio a fine della tua “storia” terrena, di una vita modestissima, povera, tribolata, umanamente “drammatica”, sei stata lì, salda composta, non nella paura, ma nella fiducia, nella Fede, nella Speranza, nella Carità …
A Te o Santa Vergine, limpido esempio di cristianità, rivolgiamo i nostri occhi e la nostra preghiera affinché possiamo ricevere sempre più, dal Tuo Figlio Gesù Cristo, lo Spirito Santo, da poter continuare ad esercitare con profitto le virtù da Egli elargite in abbondanza, e che non le disperdiamo mai più.
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Una preghiera particolare per mia figlia per il suo lavoro e il suo futuro affinché.si senta tranquilla e illumina il…