31 Luglio: Sant’Ignazio di Loyola – Anno A
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LITURGIA DELLE ORE
SANT’IGNAZIO DI LOYOLA
DAL PROPRIO DEI SANTI
LUNEDÌ DELLA I SETTIMANA DEL SALTERIO
SANT’IGNAZIO DI LOYOLA, PRESBITERO
MEMORIA
Colore Liturgico Bianco
Antifona
Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. (Fil 2, 10-11)
Colletta
O Dio, che hai chiamato sant’Ignazio [di Loyola]
a operare nella Chiesa per la maggior gloria del tuo nome,
concedi anche a noi, con il suo aiuto e il suo esempio,
di combattere in terra la buona battaglia della fede
per ricevere con lui in cielo la corona dei santi.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Questo popolo diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla.
Dal libro dell’Èsodo
Es 32,15-24.30-34
In quei giorni, Mosè si voltò e scese dal monte con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da una parte e dall’altra. Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole.
Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: «C’è rumore di battaglia nell’accampamento». Ma rispose Mosè:
«Non è il grido di chi canta: “Vittoria!”.
Non è il grido di chi canta: “Disfatta!”.
Il grido di chi canta a due cori io sento».
Quando si fu avvicinato all’accampamento, vide il vitello e le danze. Allora l’ira di Mosè si accese: egli scagliò dalle mani le tavole, spezzandole ai piedi della montagna. Poi afferrò il vitello che avevano fatto, lo bruciò nel fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell’acqua e la fece bere agli Israeliti.
Mosè disse ad Aronne: «Che cosa ti ha fatto questo popolo, perché tu l’abbia gravato di un peccato così grande?». Aronne rispose: «Non si accenda l’ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è incline al male. Mi dissero: “Fa’ per noi un dio che cammini alla nostra testa, perché a Mosè, quell’uomo che ci ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. Allora io dissi: “Chi ha dell’oro? Toglietevelo!”. Essi me lo hanno dato; io l’ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello».
Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
Mosè ritornò dal Signore e disse: «Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d’oro. Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato… Altrimenti, cancellami dal tuo libro che hai scritto!».
Il Signore disse a Mosè: «Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. Ora va’, conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà; nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato».
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale
Dal Sal 105 (106)
R. Rendete grazie al Signore, perché è buono.
Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
si prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba. R.
Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso. R.
Ed egli li avrebbe sterminati,
se Mosè, il suo eletto,
non si fosse posto sulla breccia, davanti a lui
per impedire alla sua collera di distruggerli. R.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Per sua volontà il Padre ci ha generati
per mezzo della parola di verità,
affinché noi siamo come una primizia delle sue creature. (Gc 1,18)
Alleluia.
Vangelo
Il granello di senapa diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 13,31-35
In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».
Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo».
Parola del Signore.
Preghiera dei Fedeli
La chiamata del Signore segna l’inizio di una vita nuova, in cui sono necessari sacrificio e saggezza.
Con sant’Ignazio, con abbandono filiale, diciamo: Fa’ che amiamo la tua volontà , o Padre.
Perché ogni cristiano senta la gioia e la responsabilità di essere parte viva della Chiesa. Preghiamo …
Perché i laici, in particolare riscoprano la bellezza e la grandezza della loro vocazione in Cristo. Preghiamo …
Perché, attraverso la testimonianza dei cristiani, il mondo sperimenti la potenza della risurrezione di Cristo. Preghiamo …
Perché cultura e vangelo tornino a incontrarsi e a dialogare per il bene dell’umanità. Preghiamo …
Perché ognuno di noi scopra la saggezza che rende disposti a perdere tutto per incontrare Cristo. Preghiamo …
Padre, che sovrintendi alla costruzione della città terrena come di quella celeste, accogli le nostre invocazioni, perché possiamo preparare un futuro migliore e sempre più vicino al tuo regno. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.
Sulle offerte
Ti siano gradite, Signore Dio,
le offerte che ti presentiamo
nella memoria di sant’Ignazio,
e fa’ che i divini misteri,
sorgente di ogni santità nella Chiesa,
santifichino anche noi nella verità.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra,
e quanto vorrei che fosse già acceso!», dice il Signore. (Lc 12,49)
Dopo la comunione
Il sacrificio di lode
che ti abbiamo offerto, o Signore, in rendimento di grazie
nella memoria di sant’Ignazio,
orienti la nostra vita alla lode perenne del tuo nome.
Per Cristo nostro Signore.
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Una preghiera particolare per mia figlia per il suo lavoro e il suo futuro affinché.si senta tranquilla e illumina il…