IV Domenica di Pasqua – Anno B

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Giornata mondiale di preghiera
per le vocazioni

LETTURE: At 4,8-12; Sal 117; 1 Gv 3,1-2; Gv 10,11-18

Nella IV Domenica di Pasqua tutta la Chiesa cattolica celebra la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, istituita dal grande Papa Paolo VI. Il Vangelo è quello del Buon Pastore (Gv 10) ed è giusto che sia questa immagine, riprodotta con una sagoma insieme al gregge, a stagliarsi accanto alla Croce “gloriosa” o “fiorita”. In effetti, proprio la comunione intima esistente tra Gesù ed i discepoli, evocata dal testo giovanneo, «conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me», è all’origine di ogni chiamata ad una vita di speciale consacrazione. Quest’anno il tema proposto dal Papa Francesco è: “Vocazioni e santità: toccati dalla Bellezza” (Evangelii Gaudium, 167; 264)”.

Si prevedano, anche durante i giorni che precedono e/o seguono questa Domenica dei momenti di preghiera (specialmente di Adorazione Eucaristica) e di riflessione sul cap. 10 di Gv e sul tema proposto dal Papa. Tuttavia, bisogna fare attenzione a non trasformare la Liturgia in una “celebrazione” della chiamata, delle diverse vocazioni di speciale consacrazione. Fin dall’inizio lo sguardo ed il cuore dell’assemblea devono essere rivolti su Cristo risorto, “pastore” dell’umanità.

Si curi la “solennità” della Celebrazione, come già indicato nelle Domeniche precedenti: si sostituisca opportunamente l’Atto penitenziale con il rito di aspersione con l’acqua benedetta. Si usi l’incenso. Si faccia la professione di fede battesimale, come nella Veglia pasquale. Si distribuisca la comunione ai fedeli sotto le due specie.

Nella processione introitale venga intronizzato solennemente l’Evangeliario, così come al momento della proclamazione del Vangelo. Risulta opportuno ricordare oggi che l’Evangeliario e i Lezionari sono strumenti importanti della celebrazione cristiana, perché servono per proclamare ed accogliere la parola di Dio. Devono, quindi, risultare belli e trattati con rispetto e non fogli o fotocopie: è Cristo che «è presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la Sacra Scrittura» (Sacrosanctum Concilium, 7)

Introito

– Chiesa del Risorto (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Cristo nostra pace (Cristo nostra salvezza)

– Cristo vivente (Rep. Naz. Canti Liturgici)

Aspersione

– Ecco l’acqua (O notte gloriosa)

– O Fonte di vita (Pasqua)

– Ecco l’acqua (G. Liberto)

– Ecco l’acqua che dona la vita (Veglia pasquale)

Presentazione dei doni

– Fa’ splendere la fede (A. Ortolano)

– Benedetto sei tu, Signore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Agnello e pastore (Signore nostra Pasqua)

Comunione

– Il Signore è il mio Pastore (Benedici il Signore)

– Il Signore è il mio Pastore (G. Liberto)

– Cristo nostra Pasqua (O notte gloriosa)

Finale

– Figli di Dio (A. Ortolano)

– Regina Caeli (Anonimo XVIII Secolo)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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