III Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
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LETTURE: Gio 3,1-5.10; Sal 24; 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20
Indicazioni Liturgiche
Oggi comincia la lettura semi-continua del Vangelo secondo Marco, come previsto nel ciclo “B” del Lezionario festivo. Il brano odierno segna l’inizio della predicazione di Gesù e la chiamata dei primi quattro discepoli. Ad essi si aggiungerà Matteo Levi, così che il Rabbi di Nazareth, Gesù, come ogni rabbi, avrà almeno cinque discepoli fino a che ne costituirà dodici. Sarà bene in questi giorni realizzare un momento di catechesi che aiuti la lettura e la comprensione integrale del secondo vangelo.
La Liturgia odierna può essere occasione per dare risalto alle iniziative di formazione e catechesi presenti in Parrocchia. Conversione, risposta alla vocazione e alla missione, non si improvvisano nella ordinarietà delle situazioni, ma si preparano e si approfondiscono comunitariamente nella Liturgia, nella catechesi e nella formazione.
In questa Domenica, in cui l’appello alla conversione risuona particolarmente forte, sarà bene che tale risonanza emerga nei canti e nelle preghiere, tanto quanto nelle prese di parola e negli atteggiamenti di ciascuno.
Non si manchi di suggerire alla Comunità qualche gesto concreto e necessario di rinnovamento personale e comunitario.
Un’icona del Cristo che chiama a sé i discepoli può aiutare l’accoglienza del messaggio.
Nella preghiera chiediamo al Padre che mandi operai nella messe che è molta (cfr. Mt 9,37). Bisogna anche avere il coraggio di fare la proposta di seguire più da vicino Gesù, facendo eco alla sua voce che chiama anche oggi i giovani. Le comunità religiose, per gran parte anziane, i presbiteri, pastori nelle parrocchie e nei gruppi, debbono farsi accoglienza paziente e materna. I figli debbono avere il tempo di crescere, al loro ritmo; i più grandi intanto facciano loro posto, nel cuore ma anche nelle case, e diano loro fiducia, adattandosi senza pretendere che siano i più giovani loro ad adattarsi ai più adulti, anche se dovranno imparare un impegno nella spiritualità e nella missione e inserirsi nella tradizione. I giovani sono sovente portatori di una ventata di novità che destabilizza chi si è adagiato nel «si è sempre fatto così»! È un passo difficile ma, come fanno necessariamente un’evoluzione gli stessi genitori, si dorvà farla anche nelle Comunità parrocchiali, quasi con la velocità della luce. La Liturgia rende giovani sempre più. Essa non è staccata dalla vita: costruisce, rinnova e conduce dietro allo Spirito, che è novità e perenne giovinezza. Capita di trovare delle meraviglie: persone anziane che sono aperte e felici, nuove, più nuove e creative dei giovani che ancora debbono compiere un lavoro di semplificazione e di liberazione. A loro però bisogna dare tempo e spazio: «Quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi» (cfr. Is 4,31).
PROPOSTA CANTI
Introito
– Se vuoi seguire Cristo (Nella casa del Padre)
– Cristo Gesù Salvatore (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Chiesa del Risorto (Rep. Naz. Canti Liturgici)
– Chiesa di Dio (Rep. Naz. Canti Liturgici)
Presentazione dei doni
– Segno di unità (Eucaristia. Cuore della Domenica)
– Eccomi (Non temere)
Comunione
– Gustate e vedete (Pane di vita nuova)
– Ti seguirò (Benedici il Signore)
– Alto e glorioso Dio (Jesus is my life)
Finale
– Apostolo delle genti (M. Frisina)
– Passa questo mondo (Rep. Naz. Canti Liturgici)
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