9. Prima ascolta e poi prega
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La prima condizione della preghiera è il silenzio.
In una società dove imperversa il rumore caotico; dove tutto si vuole risolvere in dibatti e tavole rotonde; dove le parole vengono sprecate, svilite e perdono il loro vero significato, fare silenzio, non solo ci sembra impossibile, ma ci fa paura a tal punto che non vogliamo stare nel silenzio, ci deprimiamo, ci sentiamo soli. Ma solo nel silenzio possiamo sentire il soffio leggero dello Spirito divino.
Dice Giovanni Taulero, mistico tedesco: “Se taci, Lui parla. Se esci, Lui entra.” Ora il problema è: noi lo vogliamo ascoltare, vogliamo lasciarlo parlare? Desideriamo davvero farlo entrare nel nostro cuore? Sembrerebbe proprio di no.
A volte abbiamo paura di ascoltare, non solo Dio ma anche gli uomini, perché comprendiamo che ascoltando veramente con il cuore restiamo coinvolti, dobbiamo dare delle risposte a chi ci interpella; allora è meglio distrarsi, riempire la vita di rumori, di parole che coprano le voci che insistenti bussano alla porta del cuore.
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