Ascensione del Signore – Anno A

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LETTURE: At 1,1-11; Sal 46; Ef 1,17-23; Mt 28,16-20

Indicazioni Liturgiche

La solennità dell’Ascensione, che oggi celebriamo, è come l’ultima e più grande manifestazione di Gesù Risorto, fondamento della nostra fede. Non si tratta di pensare a un Gesù che solcando verticalmente lo spazio, scompare in Dio, ma di affermare la presenza definitiva di Gesù nel mondo di Dio. La presenza di Gesù significa che il Figlio di Maria, Colui che gli Apostoli e le folle di Palestina avevano visto, toccato, amato, contestato, crocifisso, sepolto, proprio quell’uomo, con la sua natura umana, è in Dio ed è Dio.

San Luca ci ha lasciato due racconti dell’Ascensione, che presentano lo stesso avvenimento in una luce diversa: nel Vangelo il racconto costituisce quasi una dossologia: il finale glorioso della vita pubblica di Gesù; negli Atti, l’ascensione è vista come il punto di partenza dell’espansione missionaria della Chiesa (questa è pure la prospettiva degli altri due sinottici: Mt 28 e Mc 16).

Il Signore, che sale al cielo e siede alla destra del Padre, non figura come il “grande assente”, ma ci assicura di essere sempre presente in mezzo a noi. E’ opportuno, pertanto, richiamare e valorizzare i segni della presenza del Signore: è presente nella Comunità che si riunisce; è presente nel presidente dell’assemblea; è presente nella sua Parola; è presente nell’Eucaristia. Queste “espressioni della Sua presenza” meritano di essere sottolineate. Inoltre, la sequenza rituale che ruota intorno alla venerazione dell’altare e al saluto del popolo radunato: è dal riconoscimento della presenza di Cristo (l’altare al centro dell’attenzione del popolo radunato), espressa mediante la venerazione, che si sviluppa il saluto-annuncio al popolo («Il Signore sia con voi»). L’incensazione dell’altare sottolinea il significato simbolico di presenza di Cristo in mezzo ai suoi. L’esecuzione del canto festivo della Grande Dossologia, tesoro della preghiera cristiana e grande inno trinitario di lode e di supplica, il cui cuore centrale è l’invocazione rivolta a Cristo. La proclamazione della Parola di Dio è leggere davanti all’assemblea, in una celebrazione, un annuncio solenne dal contenuto importante; è rendere attuale, viva la Parola in quel momento. In un’assemblea il lettore non si improvvisa, ma è un servizio, un ministero che si impara: occorre, quindi, che chi legge si prepari adeguatamente e che il luogo proprio dove si proclama la Parola di Dio, l’ambone, sia dignitoso, evidente e ben illuminato. Il Salmo responsoriale è risposta alla Parola di Dio appena ascoltata nella Prima Lettura; è un canto rituale della Celebrazione Eucaristica: come tale si avrà cura che la scelta del ritornello, per quanto riguarda l’assemblea, consti di una melodia facilmente memorizzabile e non banale. L’uso dell’evangeliario con una significativa processione all’ambone, con l’impiego di torce e di incenso.

Si celebri la Liturgia odierna con la stessa solennità del giorno di Pasqua. La tensione verso la grande festa della Pentecoste deve certamente emergere dal contesto liturgico odierno. Purtroppo, una serie di circostanze di tipo storico e sociologico contribuiscono a far vivere questo giorno in tono minore e non con la solennità che esso merita. Non è il caso di rassegnarsi passivamente ad una tale situazione: vanno pensate azioni pastorali che ne innalzino la percezione da parte della Comunità celebrante.

PROPOSTA CANTI

Introito:

– Ascende (O Luce radiosa)

– È asceso alla gloria (La grande Pasqua)

– Cantiamo al Signore glorioso (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Nei cieli un grido risuonò (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Popoli tutti, lodate il Signore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Gloria a te, Cristo Gesù (Celebriamo Cristo)

Aspersione:

– O Fonte di vita (Pasqua)

– Ecco l’acqua (G. Liberto)

– Ecco l’acqua che dona la vita (Veglia pasquale)

Presentazione dei doni

– O Luce radiosa (O Luce radiosa)

– Emitte Spiritum tuum (Pentecoste)

– O Spirito di Dio (Pentecoste)

– Spirito di Dio (Nella casa del Padre)

– Vieni qui tra noi (Come fuoco vivo)

– Vieni, Soffio di Dio (Vieni Soffio di Dio)

Comunione

– Noi camminiamo per le vie del mondo (O Fonte della Luce)

– Gesù Signore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Manna di luce (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Sei tornato al tuo cielo (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Ci nutri alla tua mensa (Esulta il cielo)

Finale

– Andate in tutto il mondo (O Luce radiosa)

– Nei cieli sei splendor (A. Vitalini)

– Gesù Cristo è il Signore (Esulta il cielo)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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