XV Domenica T.O – Anno A
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LETTURE: Is 55,10-11; Sal 64; Rm 8,18-23; Mt 13,1-23
Indicazioni Liturgiche
Dio semina in noi la sua Parola. La Parola di Dio è un seme ormai potente; ma il Signore non ci costringe ad accettarla; ci chiede di accoglierla con una libera risposta di amore. Dio ci parla anche attraverso gli avvenimenti di ogni giorno, attraverso le persone che incontriamo, gli insegnamenti che riceviamo, se cerchiamo di comprendere tutto ciò alla luce della Parola del Vangelo. Noi stessi, con tutta la nostra persona, con lo stile di vita cristiana, possiamo essere per gli altri “parola che annuncia il Regno”.
Accogliere la proposta di dialogo che il Signore instaura è l’atto della fede con cui il cristiano riconosce di non bastare a sé stesso, ma di avere bisogno della Parola che chiama, illumina, nutre, dà senso, salva; riconosce che la Parola sollecita di essere accolta e allora diventa feconda. L’azione liturgica è luogo privilegiato per questo dialogo, perché ciò che viene annunciato si realizza, diventa vivo nel sacramento che si celebra per essere attuale, storicamente attuale nella vita del cristiano. Non sempre è facile per il sacerdote che presiede l’assemblea e pronuncia l’omelia far cogliere il legame tra le due parti della Messa, che sempre costituiscono un «unico atto di culto» (SC 56); le Letture bibliche di oggi suggeriscono che il dialogo tra Dio e l’uomo, che si attua nell’ascolto della Parola proclamata, trova il suo compimento nell’alleanza sacramentale e nel gesto eucaristico.
La Liturgia della Parola sia oggi particolarmente curata. Le sequenze rituali e i suoi elementi saranno posti in atto nel rispetto della loro natura: la processione iniziale con l’Evangeliario (attenzione a non confondere il Lezionario con il Libro dei Vangeli) e la presenza dei lettori; il Salmo responsoriale cantato almeno il ritornello; un’ampia processione all’ambone per la proclamazione del Vangelo accompagnata dal canto dell’Alleluia, eventualmente percorrendo la navata della chiesa; ceri e incenso in onore della Parola di Dio; l’ambone ornato come un luogo importante ma con gusto e sobrietà.
Si abbia cura di proclamare per intero la pericope evangelica e di non preferire la forma breve. Dobbiamo imparare a non fare sconti sulla Parola di Dio. Piuttosto cerchiamo di ridurre le nostre “parole” (a cominciare dall’omelia e da didascalie varie, per giungere a interminabili avvisi).
PROPOSTA CANTI
Introito
– Come cervo alla sorgente (Sei Dio con noi)
– Beati quelli che ascoltano (Nella casa del Padre)
– Noi veniamo a te (Nella casa del Padre)
– Lampada per i miei passi (O Croce nostra Speranza)
– Gloria a te, Parola vivente (Parla Signore)
Presentazione dei doni
– Il seme del tuo campo (Messa della Concordia)
– Offriamo sull’altare (Celebrando la tenda)
– Benedetto sei tu (Tu ci hai dato un pane)
– Benedetto sei tu Signore (Signore è il suo nome)
Comunione
– Parabola del seminatore (Chi ci separerà dall’amore di Cristo?)
– Manna di luce (Cristo ieri oggi sempre)
– Fior di frumento (Eucaristia. Cuore della Domenica)
– Gustate e vedete (Pane di vita nuova)
Finale
– Terra buona per te (Terra buona per te)
– Come terra buona (Esultiamo in Dio)
– C’è una parola (Saperti vicino)
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