III Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

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LETTURE: Is 8,23b – 9,3; Sal 26; 1 Cor 1,10-13. 17; Mt 4,12-23

Indicazioni Liturgiche

Il Tempo Ordinario è il tempo del discepolato, tempo in cui ogni fedele è chiamato a fondare e dar senso alla sua esistenza.

La vicinanza di Cristo diventa anche incontro personale con la capacità di trasformare la vita. Riconoscere la presenza del Signore illumina le scelte fondamentali della propria esistenza e inoltre riesce ad armonizzare gli atteggiamenti e i gesti che ogni giorno compiamo. Nella complessità del tempo, nella fugacità di ciò che sembra essere punto di riferimento personale abbiamo bisogno della luce che viene dalla Parola di Dio per poter fondare la nostra vita sulla roccia che è Cristo. L’incontro con il Signore relativizza anche l’esistenza terrena dandole la giusta prospettiva rispetto al cielo, alla comunione eterna con Dio. Nel nostro mondo possedere i beni è quasi una forma di idolatria, capace di rendere schiavi. L’incontro con Cristo è fonte di libertà personale. Rimangono sempre attuali le considerazioni di san Paolo sulla comunità di Corinto (Seconda Lettura): invece di tendere all’unità, ci si suddivide anche all’interno della Parrocchia. Non solo le diverse età, condizioni e sensibilità, ma ci si lega sempre più frequentemente ad una persona, a chi riesce ad emergere o ad imporsi nelle decisioni. Questa situazione tende ad incancrenirsi fino al punto da considerare impensabile la possibilità di tralasciare pregiudizi, gelosie e incomprensioni. Il cammino dell’unità parte dall’umiltà e dalla mitezza, rende le persone sempre più responsabili dando valore ai diversi doni che lo Spirito ha posto in ciascuno, offre una significativa testimonianza nel mondo d’oggi proprio perché si rende trasparente il messaggio evangelico della presenza del regno di Dio.

Nella Celebrazione Eucaristica, oggi, si possono mettere in evidenza i percorsi processionali sia dei presbiteri che dell’assemblea, compiendo con solennità le diverse processioni: quella d’ingresso in cui, nella persona del presbitero, Gesù cammina, viene in mezzo a noi; la processione verso l’ambone compiuta dai lettori e dal presbitero o diacono per la proclamazione del Vangelo, la processione dei doni e la processione alla comunione.

Valorizzare la Parola: attenzione al libro (non si usino i foglietti) e al luogo con incenso e luce e con un ornamento floreale appropriato.

Ancora oggi Gesù passa e chiama: è importante soffermarsi nell’omelia sul tema della “chiamata”, non solo per considerare le vocazioni di speciale consacrazione ma per aiutare a comprendere la vita come vocazione, come cammino verso una precisa direzione, per compiere un progetto, un sogno che Dio ha su ciascuno e che è capace di riempire la stessa vita.

PROPOSTA CANTI

Introito

– Popolo di Dio (Tu sei il Cristo)

– Chiesa di Dio (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Cantate al Signore (Nella casa del Padre)

Presentazione dei doni

– Dov’è carità e amore (Rep. Naz. Canti Liturgici)

– Io amo te, Signore (Cristo è risorto)

Comunione

– Ti farò pescatore di uomini (Sacerdote per sempre)

– Saldo è il mio cuore (Cristo nostra salvezza)

– Un cuor solo (O Croce nostra Speranza)

Finale

– Apostolo delle genti (M. Frisina)

– Se vuoi seguire Cristo (Nella casa del Padre)

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Tempo di preghiera

La preghiera è un cammino che ci porta verso Dio. E' un percorso impegnativo che, a volte, sembra essere superiore alle nostre forze e capacità. Ma con il Suo aiuto possiamo cercare di intraprendere questo viaggio con il sostegno della Chiesa, coi suoi Sacramenti e con i nostri fratelli. Buona preghiera.

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