Preghiere a Santa Giuseppina Bakhita
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La preghiera a Santa Giuseppina Bakhita
si recita l’8 Febbraio,
memoria liturgia della santa
PREGHIERA PER OTTENERE GRAZIE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
O Dio, Padre di misericordia, che ci hai donato Giuseppina Bakhita quale sorella universale, evangelico modello di fede semplice e di operosa carità, dona anche a noi la volontà di credere e di amare secondo il Vangelo, ed esaudisci le preghiere di chiunque invoca la sua intercessione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Gloria al Padre …
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
OPPURE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Santa Giuseppina Bakhita, da bambina sei stata
venduta come schiava e hai dovuto affrontare
difficoltà e sofferenze indicibili.
Una volta liberata dalla tua schiavitù fisica, hai
trovato la vera redenzione nell’incontro
con Cristo e la sua Chiesa.
Santa Giuseppina Bakhita, aiuta tutti quelli che
sono intrappolati nella schiavitù.
A nome loro, intercedi presso il Dio della
Misericordia, in modo che le catene della loro
prigionia possano essere spezzate.
Possa Dio stesso liberare tutti coloro che sono stati
minacciati, feriti o maltrattati
dalla tratta e dal traffico di esseri umani.
Porta sollievo a coloro che sopravvivono a questa
schiavitù e insegna loro a vedere Gesù
come modello di fede e speranza, così che possano
guarire le proprie ferite.
Ti supplichiamo di pregare e intercedere per tutti
noi: affinché non cadiamo nell’indifferenza,
affinché apriamo gli occhi e possiamo guardare le
miserie e le ferite di tanti fratelli e sorelle privati
della loro dignità e della loro libertà e ascoltare il loro
grido di aiuto.
Amen
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Martirologio Romano
Santa Giuseppina Bakhita, vergine, che, nata nella regione del Darfur in Sudan, fu rapita bambina e, venduta più volte nei mercati africani di schiavi, patì una crudele schiavitù; resa, infine, libera, a Venezia divenne cristiana e religiosa presso le Figlie della Carità e passò il resto della sua vita in Cristo nella città di Schio nel territorio di Vicenza prodigandosi per tutti.
Nasce nel Sudan nel 1869, rapita all’età di sette anni, venduta più volte, conosce sofferenze fisiche e morali, che la lasciano senza un’identità. Sono i suoi rapitori a darle il nome di Bakhita («fortunata»). Nel 1882 viene comprata a Kartum dal console Italiano Calisto Legnani. Nel 1885 segue quest’ultimo in Italia dove, a Genova, viene affidata alla famiglia di Augusto Michieli e diventa la bambinaia della figlia. Quando la famiglia Michieli si sposta sul Mar Rosso, Bakhita resta con la loro bambina presso le Suore Canossiane di Venezia. Qui ha la possibilità di conoscere la fede cristiana e, il 9 gennaio 1890, chiede il battesimo prendendo il nome di Giuseppina. Nel 1893, dopo un intenso cammino, decide di farsi suora canossiana per servire Dio che le aveva dato tante prove del suo amore. Divenuta suora, nel 1896 è trasferita a Schio (Vicenza) dove muore l’8 febbraio del 1947. Per cinquant’anni ha ricoperto compiti umili e semplici offerti con generosità e semplicità.
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