Novena a Santa Tecla
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La novena a S. Tecla
si recita per nove giorni consecutivi
dal 14 al 22 Settembre
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
Ammirabile santa Tecla, che al primo udire in Iconio le prediche di s. Paolo, rinunziaste subito agli errori del gentilesimo, e convertita appena alla fede, faceste vostra delizia, non solo l’esatta osservanza di tutti i divini precetti, ma ancora la pratica sempre fedele di tutti gli evangelici consigli, subordinando alla direzione dell’Apostolo tutti quanti i vostri voleri, distaccando il vostro cuore da tutte quello che poteva lusingare i vostri sensi, consacrando all’Agnello immacolato il giglio della vostra verginità, e mortificando con ogni sorta di asprezze la vostra carne per sempre meglio vivificare il vostro spirito, ottenete a noi tutti la grazia di sempre ascoltare con religiosa attenzione la santa divina parola e di sempre praticare con esattezza quanto crederanno di ingiungerci e consigliarci i sacri Ministri ordinati dall’eterna Sapienza ad esserci guido e maestri nella via dell’eterna salute.
Gloria al Padre …
Ammirabile santa Tecla, che, risoluta di non avere su questa terra altro sposo che il Re dei Vergini, resisteste immobile come uno scoglio così alle più tenere insinuazioni, come alle più severe minacce con cui i parenti, gli amici, e specialmente chi vi era dai vostri genitori già preparato in sposo, tentarono di farvi desistere dal vostro santo proposito, quindi tutto il mondo edificaste colla serenità o colla gioia con cui affrontaste nel pubblico anfiteatro il morso dei più fiori leoni e l’ardore delle fiamme più divoranti, a cui specialmente, per opera di chi vi professava maggior affetto, foste condannata e desposta in pena della vostra costanza, impetrate a noi tutti la grazia di conservarci sempre fedeli così alle solenni promesse del nostro santo battesimo, come agli impegni particolari del nostro stato, senza declinare giammai dal retto cammino della santità, nè per le persecuzioni con cui il mondo cercasse di scuotere la nostra fermezza, nè coi travagli con cui il Signore credesse di esercitare la nostra fede.
Gloria al Padre …
Ammirabile santa Tecla, che in premio della vostra fermezza nel confessar la fede di Gesù Cristo al cospetto de’ suoi più barbari persecutori, vi vedeste da Gesù Cristo medesimo così prodigiosamente assistita da non ricevere il più piccolo danno nè dai leoni più volte aizzati, nè dalle fiamme furiosamente avvampanti contro di voi, indi salutata da tutto il mondo qual protomartire del vostro sesso, vedeste il vostro sepolcro fatto glorioso per tanti portenti che si operarono all’invocazione del vostro nome, non solo in Seleucia, onde aveste distinta sepoltura in maestose basilica a vostro onore innalzate, e in Milano nel cui maggior tempio riscossero sempre distinto culto le vostre sante reliquie, ma ancora in ogni contrada del Cristianesimo a cui sì estese la fama delle vostre santissime gesta, impetrate a noi tutti la grazia di non gloriarci mai d’altro che di esser sempre fedeli nel conformarci alle massime ed agli esempi del nostro divino Salvatore, onde meritarci sempre speciale la sua sovrana assistenza in tutte le vicende del tempo, e così assicurarci la partecipazione alla infinita sua gloria nelle delizie dell’eternità.
Gloria al Padre …
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
DAL MARTIROLOGIO ROMANO
Venerata a Seleucia (la moderna Selefkie in Asia Minore) è la santa, fra le molte che portano questo nome, di cui si posseggono i documenti più antichi e il cui culto ha avuto una diffusione straordinaria sia in Oriente che in Occidente. Ciò nonostante un destino di oscurità storica copre la sua personalità. Santuari in suo onore sorsero in tutto il mondo antico perfino in Puglia e a Milano, dipinti, statue, ipogei, lapidi, affreschi sono sparsi in tutto il mondo allora conosciuto specie in Spagna e Germania, tutti raffiguranti momenti e simboli del suo leggendario martirio. La si vede quasi sempre con un leone a fianco per la tortura subita con le belve e una colonna con il fuoco alla base, simbolo del suo martirio. Altra leggenda vuole che la santa vivesse negli ultimi anni della sua vita in grotte sotto una collina: all’approssimarsi dei nemici, era penetrata nella roccia che si era rinchiusa su di lei. In Italia abbiamo una statua nel Duomo di Milano e un grande quadro del Tiepolo a Santa Tecla d’Este nella chiesa a lei intitolata.
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Lodiamo sempre il Signore per i doni che ci elargisce. Santo Natale per te e per i tuoi cari. Sempre…