10 Marzo: IV Domenica di Quaresima – Laetare – Anno B
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LITURGIA DELLE ORE
IV DOMENICA DI QUARESIMA
LITURGIA PROPRIA
IV SETTIMANA DEL SALTERIO
IV DOMENICA DI QUARESIMA
LAETARE
ANNO B
Colore Liturgico Viola o Rosaceo
Antifona
Rallegrati, Gerusalemme,
e voi tutti che l’amate radunatevi.
Sfavillate di gioia con essa, voi che eravate nel lutto.
Così gioirete e vi sazierete al seno delle sue consolazioni. (Cfr. Is 66,10-11)
Colletta
O Padre, che per mezzo del tuo Figlio
operi mirabilmente la redenzione del genere umano,
concedi al popolo cristiano di affrettarsi
con fede viva e generoso impegno verso la Pasqua ormai vicina.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Oppure:
O Dio, ricco di misericordia,
che nel tuo Figlio, innalzato sulla croce,
ci guarisci dalle ferite del male,
donaci la luce della tua grazia, perché, rinnovati nello spirito,
possiamo corrispondere al tuo amore di Padre.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.
Prima Lettura
Con l’esilio e la liberazione del popolo si manifesta l’ira e la misericordia del Signore.
Dal secondo libro delle Cronache
2Cr 36,14-16.19-23
In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme. Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio. Quindi [i suoi nemici] incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi. Il re [dei Caldèi] deportò a Babilonia gli scampati alla spada, che divennero schiavi suoi e dei suoi figli fino all’avvento del regno persiano, attuandosi così la parola del Signore per bocca di Geremìa: «Finché la terra non abbia scontato i suoi sabati, essa riposerà per tutto il tempo della desolazione fino al compiersi di settanta anni». Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola del Signore pronunciata per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!”».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 136 (137)
R. Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia.
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre. R.
Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!». R.
Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra. R.
Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia. R.
Seconda Lettura
Morti per le colpe, siamo stati salvati per grazia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 2,4-10
Fratelli, Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo.
Parola di Dio
Acclamazione al Vangelo
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dio ha tanto amato il mondo da dare il Fglio unigenito;
chiunque crede in lui ha la vita eterna. (Cfr. Gv 3,16)
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Vangelo
Dio ha mandato il Figlio perché il mondo si salvi per mezzo di lui.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 3,14-21
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore
Preghiera dei Fedeli
Uniamo le nostre anime e le nostri voci, perché la comune preghiera sia capace di attraversare le nubi e di giungere, come il grido del povero, fino al trono di Dio. Preghiamo insieme e diciamo: Ascolta, o Padre, la voce del tuo popolo.
Perché i candidati al Battesimo nella grande veglia di Pasqua siano accolti come un grande dono del Padre e risveglino in tutti noi la coscienza di essere una sola famiglia nata nelle acque del Battesimo per opera dello Spirito, preghiamo. R.
Perché tutti ritorniamo al nostro fonte battesimale, per rinnovare la rinunzia al maligno e l’adesione di fede a Cristo, che valgono come statuto della nostra vita, preghiamo. R.
Perché accogliendo l’invito del Signore ci rivolgiamo al ministro del perdono, per celebrare insieme il sacramento della riconciliazione, battesimo delle lacrime e segno della nostra conversione, preghiamo …
Perché i figli prodighi e dispersi sentano la nostalgia della casa del Padre e si uniscano al banchetto della fraternità, preghiamo …
Perché la Chiesa qui presente intorno all’altare si purifichi da tutto ciò che oscura la fede, indebolisce la speranza ed estingue la carità, per celebrare in una vera comunione di anime la festa pasquale, preghiamo …
O Padre, che hai cura dei deboli, rivolgi il tuo sguardo misericordioso su quanti attendono il tuo soccorso e il tuo perdono, perché, restituiti alla speranza dalla morte redentrice del tuo Figlio, innalziamo a te il canto della riconoscenza e della lode. Per Cristo nostro Signore. Amen
Sulle offerte
Ti presentiamo con gioia, o Signore,
i doni della redenzione eterna:
concedi a noi di venerarli con fede
e di offrirli degnamente per la salvezza del mondo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
La luce é venuta nel mondo.
Chi fa la verità viene alla luce. (Cfr. Gv 3,19.21)
Oppure:
Gerusalemme è costruita come città salda e compatta.
È là che salgono le tribù, le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele, per lodare il nome del Signore. (Cfr. Sal 121,3-4)
Dopo la comunione
O Dio, che illumini ogni uomo che viene in questo mondo,
fa’ risplendere su di noi la luce della tua grazia,
perché i nostri pensieri siano conformi alla tua sapienza
e possiamo amarti con cuore sincero.
Per Cristo nostro Signore.
Orazione sul popolo
Custodisci, o Signore,
coloro che ti supplicano,
sorreggi chi è fragile,
vivifica sempre con la tua luce
quanti camminano nelle tenebre del mondo
e concedi loro, liberati da ogni male,
di giungere ai beni eterni.
Per Cristo nostro Signore.
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O Maria intercedi presso tuo Figlio che abbia pietà di noi e ci allontana dalle difficoltà e ci conceda le…